Arriva
la prima black list dei cibi più contaminati
che arrivano sul mercato anche per le agevolazioni
concesse dall’Unione europea.
Ad annunciarlo è la Coldiretti in una
nota. La lista nera sarà denunciata
ed esposta mercoledì 20 aprile dalle
9 alla mobilitazione di migliaia di agricoltori
italiani con i trattori per difendere la dieta
mediterranea Made in Italy, dentro e fuori
al Palabarbuto in viale Giochi del Mediterraneo,
a Napoli, dove visse per 40 anni lo scienziato
statunitense Ancel Key che per primo ha evidenziato
gli effetti benefici della dieta mediterranea.
Con
la quasi totalità (92%) dei campioni
risultati irregolari per la presenza di residui
chimici sono i broccoli provenienti
dalla Cina il prodotto alimentare meno sicuro,
ma a preoccupare è anche il prezzemolo
del Vietnam con il 78% di irregolarità
e il basilico dall’India che è
fuori norma in ben 6 casi su 10. E’
quanto emerge dalla “Black list dei
cibi piu’ contaminati” presentata
dalla Coldiretti, sulla base delle analisi
condotte dall’Agenzia europea per la
sicurezza alimentare (Efsa) nel Rapporto 2015
sui Residui dei Fitosanitari in Europa, al
Palabarbuto di Napoli in occasione della mobilitazione
di migliaia di agricoltori italiani con i
trattori a difesa della dieta mediterranea.
Se nella maggioranza
dei broccoli cinesi è stata
trovata la presenza in eccesso di Acetamiprid,
Chlorfenapyr, Carbendazim, Flusilazole e Pyridaben,
nel prezzemolo vietnamita i problemi
derivano da Chlorpyrifos, Profenofos, Hexaconazole,
Phentoate, Flubendiamide mentre il
basilico indiano contiene Carbendazim
che è vietato in Italia perché
ritenuto cancerogeno.
Nella classifica
dei prodotti più contaminati
elaborata alla Coldiretti ci sono però
anche le melagrane dall’Egitto
che superano i limiti in un caso su tre (33%),
ma fuori norma dal Paese africano
sono anche l’11% delle fragole e il
5% delle arance che arrivano peraltro in Italia
grazie alle agevolazioni all’importazione
concesse dall’Unione Europea.
Con una presenza di residui chimici irregolari
del 21% i pericoli vengono anche dal peperoncino
della Thailandia e dai piselli del Kenia contaminati
in un caso su dieci (10%)
I problemi
riguardano anche la frutta dal Sud America
come i meloni e i cocomeri importati
dalla Repubblica Dominicana che sono fuori
norma nel 14% dei casi per l’impiego
di Spinosad e Cypermethrin.
E’
risultato irregolare il 15% della menta del
Marocco, un altro Paese a cui sono state concesse
agevolazioni dall’Unione Europea per
l’esportazione di arance, clementine,
fragole, cetrioli, zucchine, aglio, olio di
oliva e pomodori da mensa che hanno messo
in ginocchio le produzioni nazionali. L’accordo
con il Marocco è fortemente contestato
dai produttori agricoli proprio perché
nel Paese africano è permesso l’uso
di pesticidi pericolosi per la salute che
sono vietati in Europa.
Tumori
e alimentazione - Per evitare di
intossicarci ulteriormente, dobbiamo prediligere
alimenti biologici privi di sostanze chimiche
estranee e tossiche (pesticidi, erbicidi,
concimi chimici), oltre ad evitare tutti i
molteplici additivi alimentari (conservanti,
coloranti, edulcoloranti) che, oltre a mascherare
le caratteristiche organolettiche dei cibi
di pessima qualità, presentano frequentemente
un’azione cancerogena. I cibi integrali
(cereali, ricchi di minerali, fibre, acidi
grassi essenziali) apportano micronutrienti
indispensabili per il nostro corpo; mentre
altri alimenti solforati (contenenti quindi
zolfo organico) sono fondamentali per i nostri
meccanismi di difesa: pensiamo agli appartenenti
alla famiglia delle Alliaceae (aglio, cipolla,
porro, scalogno, erba cipollina), che proteggono
efficacemente dai tumori. Vanno consumati
crudi o cotti brevemente a vapore per preservare
i loro principi attivi che sono frequentemente
termolabili. Inoltre, frutti di bosco (lamponi,
mirtilli rossi e neri, ribes), ricchi di sostanze
anticancro come l’acido ellagico, fenilico
e clorogenico, che contengono pigmenti ad
azione antiossidante; agrumi (arance, limoni,
mandarini ecc.) ricchi di polifenoli e flavonoidi,
e legumi. La combinazione tra cereali integrali
e legumi può essere considerata uno
dei punti di correttezza nutrizionale dell’antica
dieta mediterranea, famosa per i suoi effetti
benefici sulle malattie cardiovascolari e
degenerative tumorali.