Giorgio Esposito
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Le nuove frontiere della medicina: Ozonoterapia sempre più all'avanguardia
L'esperto: assolutamente non invasiva, la tecnica riscontra successi in moltissime patologie

ROMA (Italy) - L'ozonoterapia è una tecnica oramai adottata da milioni di utenti in tutto il mondo. I benefici per scopi curativi, infatti, sono stati ampiamente riconosciuti dalla comunità scientifica. Il trattamento, prevede l'utilizzo di una miscela di gas formata da ossigeno (O2) e ozono (O3) utilizzata in diverse concentrazioni e somministrata in diverse modalità, in base alla patologia da trattare. Ecco una ricca scheda che affronta il tema di oggi dal lato informativo ma soprattutto tecnico secondo i consigli dell'esperto dott. Egidio Gallo direttore del Centro Fisiomed che la adotta da ben 22 anni.


L'ozonoterapia è una tecnica che viene utilizzate da quasi 100 anni, veniva infatti usata durante la Prima Guerra Mondiale per curare le ferite agli arti grazie alla forza disinfettante dell'ozono che evitava la cancrena. Lo scopo di questa terapia è aumentare la quantità di ossigeno introducendo ozono nell'organismo: viene infatti proposta per trattare molte patologie, anche se sulla sua validità la comunità scientifica è ancora divisa. I campi di applicazione dell'ozonoterapia sono tanti e, tra le patologie maggiormente curate, c'è l'ernia del disco (o ernia discale), utile per diminuire il dolore.

Per comprenderne meglio le specificità consultiamo l'espertissimo dr. Egidio Gallo che applica questa terapia nel Centro Fisiomed di Mesagne in Provincia di Brindisi. Dr. Gallo come e quando ha iniziato il percorso applicativo dell'ozonoterapia? "'Il gas che distrugge l’ernia del disco', questo è il titolo di un poster che ho trovato in una sala dove si svolgeva un congresso sulla protesi d’anca a Monaco, in Germania. Preso dalla curiosità, ho conosciuto l’autore del manifesto, il Dott. Cesare Verga che mi ha dato delle delucidazioni e invitato a dei corsi sull’argomento che poi ho successivamente frequentato. Intuendo le potenzialità terapeutiche di questo gas, ho iniziato a praticare questa metodica dal febbraio del 1995, con risultati lusinghieri. In sintesi - aggiunge l'illustre clinico - si tratta dell’ossigeno-ozono terapia, una pratica capace di influire positivamente su molti problemi fisici.

Quali sono le principali affezioni che trovano utile giovamento da questa terapia? "L’O3 è un gas molto instabile e reattivo e deve essere usato immediatamente dopo il prelievo. Le vie di somministrazione sono svariate: sottocutanee, intramuscolari (piccola auto-emotrasfusione), intrarticolari, insufflazione rettale, endovena (nella grande auto-emotrasfusione), topica. L’ozono può essere applicato in dermatologia (herpes zooster, acne, cellulite), medicina interna (epatopatie, Chron, artrite reumatoide), cardiologia (cardiopatie ischemiche, recupero post-infarto), oculistica (maculopatia degenerativa), neurologia (cefalee tensive e vascolari, depressione, ictus), ortopedia (ernia del disco, artrosi, reumatismo articolare) vascolare (ulcere: diabetiche,trofiche,post-flebite, arteriopatia), malattie degenerative (sclerosi multipla, SLA, Parkinson, demenza senile precoce),chirurgia (complicazioni infettive), disbiosi intestinale (colite, ulcera gastrica, stipsi, dismetabolismi). Tutte queste patologie traggono beneficio grazie agli effetti biologici dell’ozono."

Come abbiamo anticipato, uno degli utilizzi più diffusi dell'ozonoterapia è il trattamento dell'ernia del disco. Una terapia che funziona e viene consigliata in caso di terapie conservative quando cioè l'ernia del disco è contenuta, ed è sconsigliato l'intervento chirurgico, considerato eccessivo. L'ozono, in questi casi, viene di solito somministrato attraverso un'iniezione a livello dei muscoli paravertebrali. Per avere risultati significativi bisogna eseguire almeno 10 sedute di pochi minuti.

Chi si vuole sottoporre all'ozonoterapia deve sapere che ci sono alcune controindicazioni. "La peculiarità dell’ozono, quindi, è l’assenza di effetti collaterali, se eseguita senza mala pratica" - puntalizza il dr. Gallo e sanscisce precise linee guida. "Per operare in completa sicurezza è dunque, fondamentale la somministrazione corretta, secondo quanto indicato dalla società di ossigeno ozonoterapia, e l’utilizzo di apparecchiature idonee e certificate secondo legislazione. Le uniche patologie che richiedono l’astensione dall’ozono sono l’ipertiroidismo e il favismo, quest’ultima solo nella pratica della grande autoemo-trasfusione. Nella gravidanza è consigliabile non praticarla.".


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