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Giorgio
Esposito
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Viaggi
e turismo - Argentina, vasti
territori e immense praterie
La sua "muy caliente" capitale Buenos
Aires celebrata quale "Parigi del sud
america"
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ROMA
(Italy) -
L'Argentina è ricca di contrasti e di
paesaggi che sembrano ritrovarsi alla fine del
mondo. La dolcezza delle alte montagne innevate
e la freschezza dei ghiacciai, come il Perito
Moreno, si mescolano a spiaggie deserte, foreste
e steppe che incorniciano l'Argentina. Il turismo
è di ogni genere, dalla cultura allo
sport arrivando ad ogni genere di avventura
attraverso la Pampa, le cascate di Iguazù,
Ushuaia, Patagonia o la Terra del Fuoco, con
nomi così invitanti come poter non essere
tentati. La capitale, Buenos Aires, regala un
tocco moderno al paese, mentre il fascino del
tango stupirà anche i più scettici.
Trovandosi
nell'emisfero meridionale, naturalmente in Argentina
le stagioni sono invertite rispetto all'Europa
ed il periodo migliore per andarci è
tra novembre e marzo. |
In
Argentina le stagioni sono opposte all’emisfero
boreale. Ecco i migliori periodi
per godersi "la propria meravigliosa
argentina": In primavera, da Ottobre
a Dicembre, si anima di colori la Puna, La
Pampa e le valli prendine, molto piacevole
anche l’atmosfera di Buenos Aires. In
estate, da Gennaio a Marzo, periodo ideale
per visitare la Patagonia e la Terra del Fuoco,
si può fare anche una crociera per
l’Antartide. In autunno, da Aprile a
Giugno, ideale per il Nord dove il caldo è
più sopportabile, Buenos Aires e anche
il Sud dove neve e ghiaccio non sono ancora
presenti. Tra luglio e settembre, ideale per
visitare le province del Nord-Est e del Nord-Ovest
in quanto le piogge sono meno frequenti e
la temperatura è più bassa.
Per chi si reca in Patagonia gli appassionati
potranno sciare intorno a San Carlos de Bariloche,
immergersi nella bellezza dei boschi del Neuquen
coperti di neve o andare con lo motoslitte
ad Ushuaia. La Peninsula Valdes si popola
di Otarie ed Elefanti Marini oltre ai simpatici
pinguini. Gelo e neve rendono impraticabile
la Provincia di Santa Cruz e la Tierra del
Fuego. E’ consigliato, vista la vastità
del territorio, programmare un viaggio almeno
di una ventina di giorni. Programmando bene
gli spostamenti aerei e le tappe del viaggio,
si può andare da Buenos Aires alle
Cascate di Iguazu scendendo fino alla Terra
de Fuego.
La
Capitale ha conservato uno spirito da
"Vecchia Europa" che salta
subito agli occhi del viaggiatore non
appena vi giunge. Tuttavia, molto presto
i ritmi del tango e i ballerini tutti
vestiti di nero che si incontrano nel
quartiere di San Telmo dimostrano esattamente
il contrario. La capitale argentina
si visita, a cominciare dal quartiere
portuale dalle facciate colorate della
Boca, fino alla zona più elegante
della Recoleta, ma soprattutto si "vive"
dalla terrazza di un caffè di
giorno o di notte in un cabaret di Palermo.
Ogni strada della città ha un
suo tema: la calle Corrientes vive al
ritmo delle rappresentazioni teatrali
e delle commedie musicali; la calle
Levada è quella della settima
arte; nella calle Santa Fe si concentrano
varie gallerie d'arte, librerie e sale
da tè, mentre la calle Florida,
una strada pedonale, ospita negozi di
lusso. Nel centro, da vedere: la Casa
Rosada (casa rosa), dove risiede il
capo dello Stato, e il Colon, il teatro
più grande del mondo. |
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Buenos
Aires, la grande capitale del sud, nella riva
del Rio de la Plata, in pieno centro storico
presenta i contrasti di una grande città.
Il suo ricco passato abbondante di templi
religiosi ed edifici monumentali si amalgama
con il presente di opere antiche riciclate.
San Telmo è un quartiere storico
di Buenos Aires. Si tratterebbe anche
del nucleo originario della città,
quello creato dai primi colonizzatori all'inizio
del Cinquecento. Oggi San Telmo è famosa
per il mercato che si tiene tutti i giorni
festivi in Plaza Dorrego e che ospita oltre
300 bancarelle con oggetti di ogni genere,
soprattutto di artigianato locale. Come arrivare:
il quartiere si trova alla fine di Avenida
25 Mayo, una delle strade principali della
capitale argentina. La Boca è
il quartiere più antico di Buenos Aires
che ogni anno attira milioni di turisti incuriositi
dagli sgargianti colori delle sue case. La
Boca era il quartiere del porto e della classe
operaia in cui risiedevano gli immigrati italiani
e spagnoli. Passeggiate lungo la strada pedonale
Caminito, la strada degli artisti, per immergervi
nei vivaci colori delle sue case, attraversate
la piazza dei sospiri, chiamata così
per i sospiri delle donne quando vedevano
i propri mariti salpare dal porto, ma non
prendete strade isolate in quanto potrebbero
rivelarsi poco sicure.
Il
quartiere più nuovo e originale della
capitale argentina è, senza ombra di
dubbio, Puerto Madero. Situato ad
est del Microcentro, un tempo questo quartiere
era semplicemente un molo di attracco, mentre
oggi rappresenta il posto ideale dove fare
una rilassante passeggiata. Con le sue strade
acciottolate, i suoi magnifici edifici in
mattoni e i suoi gustosi ristoranti, Porto
Madero accoglie il visitatore a braccia aperte
regalando momenti di svago e tranquillità.
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Plaza
de Mayo è il cuore cittadino
e fulcro della vita politica di Buenos
Aires. Il nome della piazza
vuole ricordare la rivoluzione del 1810
iniziata nel mese di maggio. Da allora
la piazza ha sempre raccolto manifestazioni
politiche ed avvenimenti cruciali come
la dimostrazione del 17 ottobre del
1945 per liberare Juan Domingo Peron,
successivamente Presidente dell’Argentina
o come gli scontri del 2001 successivi
alla crisi economica. Ma la piazza è
famosa in tutto il mondo perchè
ancora oggi ospita un presidio delle
"Madri di Plaza de Mayo" in
rappresentanza di tutte le famiglie
che nel periodo dittatoriale della "guerra
sucia" 1976 - 1983, hanno visto
sparire 80mila oppositori politici inghiottiti
nei lager. Di questi, 30mila "desaparecidos"
sono scomparsi per sempre, dopo atroci
torture, nei Centri clandestini di detenzione.
In loro ricordo, ogni giovedì
alle 15.30, Plaza de Mayo si anima di
famiglie provenienti da tutto il paese
per "non dimenticare" le atrocità
subite. |
Tra
gli edifici e i momumenti che circondano la
piazza: la Cattedrale di Buenos Aires, il
May Piramid, Casa Rosada e il Cabildo. Caminito
è uno dei luoghi più emblematici
e caratteristici di Buenos Aires.
Si tratta di un vero e proprio museo a cielo
aperto, ricco di opere di pittori e artisti
argentini del secolo scorso. La sua storia
'artistica' risale agli anni '50 del Novecento,
quando il pittore Benito Quinquela Martín
venne chiamato per dare nuova vita a questa
strada all'interno del quartiere di Boca.
L'opera di Martín venne presto seguita
da quella di altri artisti e pittori che nel
tempo hanno dato l'attuale conformazione alla
strada, il cui nome 'Caminito' deriva da un
tango del 1926 di Gabino Coria Peñalosa
and Juan de Dios Filiberto. Tra gli artisti
che hanno partecipato alla realizzazione di
Caminito ci sono Luis Perlotti, Roberto Capurro
e tanti altri. Nel 1959 Caminito è
stato inaugurato come museo a cielo aperto
e oggi è anche la location di spettacoli
live offerti da pittori, ballerini di tango,
musicisti, mimi e artisti di strada.
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La
memoria storica della città convive
con il dinamico ritmo del XXI secolo
che mostra la combinazione segreta del
suo fascino. Il centro antico della
grande metropoli comprende l'assale
storico tradizionale della Plaza
de Mayo, Avenida de Mayo finanche Plaza
del Congreso. Stampe coloniali,
arie spagnole, stili europei e sapori
locali si incontrano a Buenos Aires
in ogni angolo. Poi
il cuore della città, legando
insieme la zona del centro commerciale
e d'affari, Plaza San Martin,
con la sua maestosa architettura è
un rifugio nel vortice finanziario,
la Calle Florida e Plaza Lavalle
ci porta all' emblematico Obelisco e
la mitica notturna Calle Corrientes,
padrona dei teatri della città.
Segue la città coloniale con
mescola boema , che ci porta al passato
nella Manzana de las Luces finanche
San Telmo e al sud del quartiere Monserrat.
Infine, il nuovo volto moderno della
città con un'ampia apertura per
il Rio de la Plata: il paradiso naturale
della Riserva Ecologica Costanera Sur
e le banchine riciclate del Puerto
Madero, diventano questa zona
in sofisticata e di grande offerta gastronomica. |
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Per
l'Argentina ci sono voli aerei diretti da
quasi tutte le capitali del mondo anche se i migliori
collegamenti si trovano da Madrid in Spagna. Passaporto:
necessario, in corso di validità. Le competenti
autorita' locali non richiedono che il passaporto
abbia una durata residua minima. Considerato tuttavia
che il limite per i soggiorni turistici e' di 3 mesi,
con possibilita' di chiedere una proroga fino a sei
mesi, si consiglia di viaggiare con un passaporto
che abbia una durata residua di almeno 6 mesi. Visto
d’ingresso: non necessario per soggiorni
turistici inferiori a tre mesi. Si consiglia in ogni
caso di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata
o il Consolato dell'Argentina in Italia.
Ambasciata
d'Italia a Buenos Aires - Calle Billinghurst,
2577 - 1425 Buenos Aires - Tel. 005411 40112100 -
Fax 005411 40112159 - Cellulare di emergenza: cellulare
0054 9 11 51134530 - E-mail: ambasciata.buenosaires@esteri.it
- Sito web: www.ambbuenosaires.esteri.it
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Il
Clima - Trovandosi
nell'emisfero meridionale, naturalmente in
Argentina le stagioni sono invertite rispetto
all'Europa. L'Argentina
presenta climi molto diversi tra loro: si
va dal clima quasi tropicale del nord, al
clima temperato di Buenos Aires e della Pampa,
al clima freddo e ventoso della Patagonia,
al clima subpolare della Terra del Fuoco.
Vi è poi il clima freddo delle Ande,
arido al centro-nord, freddo e nevoso al sud.
In Argentina, il tempo è bello ovunque
in Marzo e Aprile. I mesi migliori per andare
a Buenos Aires sono Gennaio, Febbraio, Marzo,
Aprile, Maggio, Settembre, Ottobre, Novembre
e Dicembre. In media, i mesi più caldi
a Buenos Aires sono Gennaio, Febbraio e Dicembre,
e il mese più freddo dell'anno è
Luglio. Le città con il clima migliore
sono Cordoba, Salta, Iguazú, La Rioja,
Corrientes, Formosa, Obera, Paraná,
Reconquista e San Miguel de Tucumán,
con un buon tempo almeno 11 mesi all'anno.
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